SPL – Tube Vitalizer

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Descrizione

Equalizzatore Dinamico

Un tipo di equalizzazione completamente diversa, con il quale diventano possibili interventi quasi virtuosistici nell’immagine sonora. Durante il mix, la masterizzazione e il ripristino, Tube Vitalizer va oltre l’equalizzazione tradizionale.

Il Vitalizer si basa sui risultati della psicoacustica e dell’audiometria. La sua rete di filtri è uno dei pochi filtri brevettati. Rende più udibile la ricchezza dei dettagli dei segnali audio. Gli interventi sull’immagine sonora sono più di natura musicale. Le produzioni musicali suonano più naturali, vivaci, differenziate, più facili da capire, più profondamente stratificate e più ampiamente distinte.

Questi sono i cinque controlli del circuito principale del Vitalizer. Drive controlla il livello che entra nella rete di filtri. Il basso enfatizza un tono morbido o duro. Il filtro a bobina (LC) rende i bassi più concisi e il compressore cattura i picchi di livello. Mid-Hi Tune imposta la frequenza di funzionamento al di sopra della quale le frequenze vengono esaltate e al di sotto della quale le frequenze vengono tagliate. Process Level regola l’intensità di Mid-Hi Tune e dei bassi.

Oltre al circuito principale Vitalizer, il Tube Vitalizer ha uno stadio di elaborazione delle armoniche e delle alte frequenze con controlli di frequenza e intensità e filtro bobina commutabile (LC) e compressore.

Lo stadio valvolare commutabile è costruito con tre valvole: prima, sinistra e destra passano attraverso la loro valvola di uscita del canale, quindi i canali passano congiuntamente attraverso la terza valvola come segnale stereo. Come piccola sorpresa, il Tube Vitalizer offre un limitatore di shunt. Ciò limita il livello secondo una curva caratteristica sintonizzata sulle valvole e fornisce al segnale un effetto sonoro simile all’effetto di saturazione delle macchine a nastro analogiche.

Una caratteristica fondamentale del Vitalizer è lo smascheramento delle componenti sonore sovrapposte. Il Vitalizer mette quindi in relazione il tempo di percezione di una frequenza con la sua ampiezza. Attraverso un minimo offset temporale delle frequenze alte, i componenti sonori più bassi, precedentemente sovrapposti vengono “smascherati” e quindi diventano udibili.

La sensibilità non lineare dell’udito umano è descritta già negli anni Trenta dalle “curve di Fletcher-Munson”. Queste “curve di uguale volume” (oggi definite dalla norma ISO 226: 2003) illustrano l’uguale percezione del volume come misura del livello di pressione sonora, sullo spettro di frequenze, per il quale un ascoltatore percepisce un volume costante quando presentato con toni. Il Vitalizer adatta lo spettro di frequenze alle curve di uguale volume, migliorando in particolare la percezione del volume.