Aspettando Apple Silicon M1X

Nell’attesa dell’arrivo del nuovo processore Apple Silicon M1X che dovrebbe debuttare a marzo sui nuovi portatili, diamo uno sguardo più da vicino agli ormai noti M1, conosciuti con il nome di Apple Silicon.

Apple Silicon è una serie di processori nata ufficialmente nel 2010 con Apple A4 che equipaggiava l’iPhone 4 e iPad 1. L’M1 contiene al suo interno, oltre agli 8 core di calcolo a 64 bit, una serie di coprocessori tra cui ricordiamo (per i Nerd): – la GPU, che si occupa dell’elaborazione grafica con 8 core ed una capacità di calcolo di 2.6 TeraFLOPS; – il NPU dedicato al Neural Engine, per l’apprendimento automatico e per la robotica, per l’internet delle cose; – il ISP coprocessore che si occupa delle immagini raccolte dalla camera ed il controller USB Thunderbolt.

L’architettura ARM degli Apple Silicon, con un numero ridotto di istruzioni, consente di eseguire una serie di calcoli in tempi nettamente inferiori rispetto ad altre architetture. In effetti è un processore con architettura RISC. Gli storici del marchio ricorderanno le famiglie tipo G4, G5 e PowerPC con architettura RISC di qualche decennio fa

Detto questo, ma le nuove macchine di Apple come vanno? Vanno bene, anzi benissimo ovviamente confrontate con le loro omologhe e con i software ottimizzati per le rispettive piattaforme. Ma il punto è proprio questo: non tutte le Software House sono pronte con i software ottimizzati per i nuovi processori, e al momento utilizzeranno Rosetta 2 che si occuperà di farli funzionare sulla nuova architettura. Quindi fin quando non sarà completata la transizione alla nuova architettura sarà un pò come andare in giro in Ferrari con il freno di stazionamento inserito.

A questo punto, prima di comprare una nuova macchina Apple, va fatta una valutazione accurata. Bisogna tenere in considerazione i software che si intendono usare, la necessità di sostituzione di hardware datato e così via. E’ opportuno quindi consultarsi con un esperto per poter ottimizzare il proprio investimento onde evitare di trovarsi o con una macchina obsoleta oppure troppo avanzata per l’utilizzo che si intende fare.

Per quanto riguarda invece l’M1X, esso sarà un 12 core a 64 bit montato su di un MacBook Pro 16′ (indiscrezioni della rete). Per Intel ed i PC si prevedono tempi duri se vogliono stare al passo con Apple.

Marco De Iulio